Overview
IN COSA CONSISTE
12 settimane di navigazione nel Mar Tirreno, a bordo del catamarano O.N.E.
LA MISSION
Monitorare l’inquinamento da sostanze chimiche e la biodiversità marina.
I RISULTATI
Raccogliere dati utili a migliorare le attività volte alla riduzione degli impatti.
Gli Highlights del 2022
Il nostro Viaggio
Il 29 aprile 2022 il catamarano ONE è salpato dall'isola di La Maddalena, dando inizio al Progetto M.A.R.E. (Marine Adventure for Research and Education). Monitorare il Mar Mediterraneo attraverso la raccolta dati (campionamenti di eDNA, e analisi della biodiversità), promuovere la conoscenza e la protezione dell'ambiente marino sono gli obiettivi prefissati e raggiunti durante le 12 settimane di navigazione nel Mar Tirreno, dalla Sardegna alla Liguria.
Dal Tirreno...
1. 30/04 - 07/05: La Maddalena - Porto Palma
2. 07/05 - 14/05: Porto Palma - Alghero
3. 14/05 - 21/05: Alghero - Cagliari
4. 21/05 - 28/05: Cagliari - Palermo
5. 28/05 - 04/06: Palermo - Catania
6. 04/06 - 11/06: Catania - Marina di Camerota
... al Mar Ligure
7. 11/06 - 18/06: Marina di Camerota - Marina di Arechi
8. 18/06 - 25/06: Marina di Arechi - Gaeta
9. 25/06 - 02/07: Gaeta - Marina di Scarlino
10. 02/07 - 09/07: Marina di Scarlino - Marina di Fezzano
11. 09/07 - 16/07: Marina di Fezzano- Portofino
12. 16/07 - 23/07: Portofino - Porto Palma
Gli obiettivi del 2022
Monitoraggio della biodiversità
Per il monitoraggio della biodiversità marina del Mar Tirreno, sono state condotte analisi molecolari del DNA ambientale.
Oggetto di questa analisi era campionare il DNA di specie rare, data carenti e a rischio di estinzione. Grazie all’analisi molecolare, che consiste nel campionamento di 12 litri di acqua, filtrati da appositi filtri a cui aderisce l’eDNA, è stato possibile monitorare diverse specie marine.
Sono stati creati, per la prima volta, nuovi marcatori genetici per 10 specie. Questo permetterà di eliminare il processo di creazione e validazione del metodo per la comunità scientifica, rendendo il monitoraggio più veloce e semplice.
È stata inoltre riscontrata positività per molte delle specie target:
- Stenella striata (52,7%)
- Delfino comune (2 campioni)
- Grampo (38,8%), Balenottera comune (27,7%)
- Tartaruga comune (4 campioni)
- Cetorino (3 campioni)
- Diavolo di mare (3 campioni)
- Granchio blu (2 campioni).
Evidenze: Il DNA ambientale risulta un metodo affidabile e non invasivo per monitorare specie difficili da individuare con i metodi tradizionali di monitoraggi visivi.
Misurazione ecotossicologica
Tramite il campionamento di zooplancton, è stata condotta una valutazione della presenza e livelli di diversi contaminanti persistenti.
Sono stati effettuati 54 campionamenti di zooplancton per valutare la presenza di inquinanti. I campioni, successivamente congelati e preservati fino all’arrivo in laboratorio, sono stati elaborati per ricavare i dati.
I livelli inquinanti trovati nei campioni di zooplancton hanno mostrato grande variabilità di elementi, tra cui due inquinanti organici persistenti, il PCB e il DDT.
Confrontando i valori trovati con studi eco tossicologici precedenti (dagli anni 70 ad oggi), i nostri dati suggeriscono un possibile decremento temporale. Questo risultato è in linea con i divieti sull’utilizzo di questi composti.
Evidenze: I dati raccolti mostrerebbero un trend positivo degli inquinanti presenti nel bacino Mediterraneo, nonostante non ci siano abbastanza dati per effettuare un confronto vero e proprio. Per questo motivo, questo nostro progetto ha un ruolo fondamentale nel fornire nuovi dati baseline per futuri confronti.